Cosa cucinare il 26 dicembre: comfort food con gli avanzi di natale

Tortelli in brodo

Il giorno di Santo Stefano è tradizionalmente dedicato al relax, all’ozio e, inevitabilmente, alla gestione degli avanzi del banchetto natalizio. Dopo l’impegno e la sontuosità del pranzo di Natale, l’idea di cucinare qualcosa di complesso per il pranzo del 26 dicembre è spesso scoraggiante. È qui che entra in gioco il concetto di comfort food: piatti che richiedono poca fatica, sono rassicuranti e, soprattutto, danno nuova vita a ciò che è rimasto sulla tavola. L’arte del riciclo in cucina non è solo una pratica antispreco, ma un’opportunità per creare piatti inaspettati, dove gli ingredienti principali hanno già il sapore della festa.

 L’anima della festa nei tortellini

Se i tortellini in brodo sono stati i protagonisti delle feste, è molto probabile che ne sia rimasta una quantità non indifferente. Il segreto per non riproporre lo stesso piatto è stravolgerne l’uso. I tortellini avanzati si prestano magnificamente a diventare il cuore di un timballo o di una pasta al forno. Disposti in una teglia, possono essere conditi con un sugo ristretto di pomodoro avanzato, se presente, o semplicemente con della besciamella preparata al momento e qualche pezzetto di arrosto sminuzzato. Una spolverata di parmigiano e una veloce gratinatura in forno trasformano il primo piatto della Vigilia in un piatto unico saporito e avvolgente, perfetto per un’atmosfera informale.

 Nuova vita per l’arrosto

La carne, che sia vitello, cappone o tacchino, è quasi sempre l’avanzo più abbondante. Riutilizzare l’arrosto è una delle sfide più creative del giorno di Santo Stefano. Il metodo più rapido e amato è la preparazione di polpette. La carne, tritata finemente, può essere amalgamata con un po’ di pane ammollato nel latte, qualche uovo, noce moscata e magari gli avanzi delle patate al forno. Fritte in padella o cotte al forno, queste polpette offrono un gusto diverso e una consistenza nuova. In alternativa, si può optare per un raffinato pasticcio: la carne sfilacciata e insaporita con cipolla e brodo può essere disposta in una pirofila e coperta da un purè di patate avanzato, creando un cottage pie all’italiana, un piatto rustico e incredibilmente confortante.

 Trasformare i contorni e il pane

Anche i contorni, come spinaci lessati, lenticchie o carciofi, non devono essere sottovalutati. Mescolati insieme a uova e formaggio, possono diventare l’ingrediente base per una frittata ricca e colorata, ideale per un brunch o un pranzo veloce. Per quanto riguarda il pane, spesso abbondante sulla tavola delle feste, si può creare una deliziosa zuppa di pane. Ammollato nel brodo di carne (che, se avanzato, è un vero tesoro) e arricchito con verdure e un filo d’olio, diventa un piatto caldo e rinvigorente. Non c’è modo migliore per onorare gli ingredienti che trasformare una pagnotta rafferma in una coccola per l’anima.

 Il riutilizzo dei dolci

Infine, il capitolo panettone e pandoro. Anche se spesso continuano a essere consumati nella loro forma originale, è possibile renderli più intriganti. Possono essere tagliati a cubetti e utilizzati per preparare un goloso bread pudding o una zuppa inglese. L’alternativa più semplice e d’effetto è affettarli e tostarli leggermente, servendoli con una crema al mascarpone leggera o un sabayon preparato con un vino liquoroso. Gestire gli avanzi non significa accontentarsi di un piatto freddo e arrangiato; al contrario, è l’occasione per dimostrare che con creatività e un po’ di fantasia, il pranzo del 26 dicembre può essere altrettanto festoso e appagante di quello che lo ha preceduto.

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